3° Lunedì Sostenibile | |
c/o:
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Spazio Pervinca |
OSPITI:
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Marco Arreghini |
Elena Barbara Vannini | |
Sara Costello | |
DRINK della serata:
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Christhmas vine, vino rosso bollito con spezie e irrobustito con rum |
Tisana zenzero, cannella e mele secche, con poco miele | |
MARCO ARREGHINI autore con Matteo Michielin di La città come fabbrica di ossigeno, recente tesi di laurea allo IUV di Venezia.
Ha esposto i bei pannelli del progetto e ce li ha spiegati: cambiando dei parametri (pareti verdi, parcheggi ricoperti, energia rinnovabile, ecc…) nel 2050 Mestre potrebbe aver eliminato totalmente l’inquinamento e diventare una fabbrica di ossigeno… Tra i tanti spunti due ci sono particolarmente piaciuti:
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le palle di erba per ombreggiare gli edifici, gigantesche palle coperte d’ erba, che cadono dagli edifici come collane di perle…
la mappa integrata, la proposta di munire le città – come ora si fa con i trasporti pubblici- con una mappa che integri i percorsi pedonali e ciclabili verdi con quelli dei trasporti pubblici.
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SARA COSTELLO, agronoma, dell’Associazione il Giardino degli Aromi, ha raccontato l’esperienza della associazione nella gestione degli orti pubblici nel parco dell’ex ospedale psichiatrico Paolo Pini, in via Ippocrate 45 a Milano. Circa sessanta persone sono coinvolte in questa zona di orti di cui una ventina collaborano con l’associazione che svolge anche attività di educazione ambientale, tenendo corsi per i bambini e le persone del quartiere. Sara ci ha mostrato delle immagini del frutteto che tutela la bio-diversità, vecchio 25 anni; del mandala delle erbe, una grande aiuola che accoglie al centro il simbolo dell’uomo, dove vengono coltivate piante utili al sistema immunitario: echinacea, basilico tulsi e ginseng; delle “aiuole alte”, realizzate in tufo, per chi non può chinarsi a terra; della introduzione negli orti di vecchie varietà, come le zucchine spinose, più resistenti e soprattutto ci ha raccontato quanto sia importante questa area orto per le persone del quartiere e per coloro che soffrono di forme di disabilità psichica, come luogo di accoglienza e amicizia e per alcuni di ri-inserimento lavorativo. Per saperne di più non resta che andare lì a guardare.
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