21 ° LUNEDI SOSTENIBILE- network for greener cities
c/o aMAZElab Art & Culture
Lunedi siamo stati felici di avere con noi :
Claudia Zanfi, di aMAZElab Art & Culture, associazione che esplora le connessioni tra arte e verde urbano. Claudia Zanfi è ideatrice e coordinatrice, da dieci anni, del progetto Green Island: arte -verde urbano – sostenibilità – che si realizza nel quartiere Isola durante il Salone del Mobile. Quest’anno durante il salone verrà presentato un “erbario vivente” sulla sponda del Cavalcavia Bussa, la cura dell’erbario è affidata ai cittadini del quartiere, Claudia ha invitato chi interessato a mettersi in contatto. www.amaze.it

Marinella Mandelli e Laura Pirovano, fondatrici di VerDiSegni, associazione culturale che promuove attività volte a diffondere e sviluppare la cultura dei giardini e del paesaggio, attraverso la progettazione, il recupero e la manutenzione degli spazi verdi . Hanno illustrato le attività dell’associazione: studio, ricerca, editoria, formazione. www.verdisegni.org . Laura Pirovano cura il blog www.giardininviaggio.it

Immagine di Claudia Valsecchi x Convegno VerDiSegni – AIAPP
Francesco Radino, fotografo del paesaggio, ci ha raccontato come è nato un bosco di melograni in un cortile industriale della Bovisa, in via Candiani 123 per la precisione. Con un gruppo di amici aveva comperato anni fa un edificio industriale, che nel tempo è stato ristrutturato a abitazioni private e studi. Nel cortile dell’edificio, dove si affacciano le abitazioni, il gruppo di amici nel 1998 decise semplicemente che ognuno piantasse ciò che amava di più. Dopo 13 anni questo giardino di “dilettanti pieni di amore”, partiti da talee, piantine trovate qua e là, raccoglie 70 essenze ed è una meraviglia intricata di piante e fiori, riparo per gli uccelli, regno delle api. Tramite le sue foto Francesco Radino ci ha dunque mostrato quanto può essere importante ed efficace l’azione dei privati per creare oasi di verde felice e migliorare la città. Ha posto anche un interrogativo: giardini progettati (da paesaggisti, giardinieri) o giardini creati dalla cura, dal tempo? Domanda forse fuorviante, perchè comunque il “Maestro Radino”, come dicono i suoi clienti giapponesi, non è un dilettante del bello! www.francescoradino.it

Cortile via Candiani, Milano, foto Francesco Radino
Alberto Callari, fotografo del paesaggio, giardiniere per passione (specie di camelie) e ecoattivista in Darsena Pioniera, ha presentato attraverso le sue fotogradie una lettura dei parchi cittadini di Milano. http://www.albertocallari.it/PresentazioneParchi.ppt.zip

Foto Alberto Callari
Ci scrive Alberto: “La riflessione è stata: Come può un parco pubblico passare dalla percezione di spazio di attraversamento e sosta, a punto energetico di trasformazione del territorio? Mi sono domandato questo confrontando Zurigo a Milano, dove nella prima città gli spazi pubblici sono vissuti e nella seconda sono mortificati.Mi sono vedute in mente queste possibilità:
1-Costruire identità, orgoglio: “Io sono questo verde, questo verde sono
io”.
2-Modificare assieme agli utenti il parco, il territorio, per creare appartenenza.
3-Creare luoghi che contengano sorprese, possibilità, luoghi senza l’assillo
di lasciare un autografo stilistico.
4-Introdurre il tema della temporalità e delle stagioni attraverso
allestimenti e spazi (come gli orti).
5-Sviluppare un atteggiamento consapevole (dalla scuola e in casa): un parco non vissuto muore.
1-Costruire identità, orgoglio: “Io sono questo verde, questo verde sono
io”.
2-Modificare assieme agli utenti il parco, il territorio, per creare appartenenza.
3-Creare luoghi che contengano sorprese, possibilità, luoghi senza l’assillo
di lasciare un autografo stilistico.
4-Introdurre il tema della temporalità e delle stagioni attraverso
allestimenti e spazi (come gli orti).
5-Sviluppare un atteggiamento consapevole (dalla scuola e in casa): un parco non vissuto muore.
Quello che vediamo a Milano è come un progetto nascosto di riforestazione
della pianura, 70mila alberi in più sbandiera il Comune piantando stecchi di
tre metri. Nel vuoto dei prati popolati dai cani, non cresce altro che
l’indifferenza per un verde magari sotto casa, così vicino e così distante”. www.albertocallari.com
Drink della serata : vino rosso di Mio Bio e tisane.
Snack: assaggi di ottimo olio pugliese della Azienda Agricola Francesco Radino www.radino.it su pane biologico cotto a legno e le mitiche olive di Cludia.