29° LUNEDI SOSTENIBILE- network for greener cities dedicato a: Giardinaggio critico e ribelle, attivismo verde e cura del verde urbano dal basso
Dal Guerrilla Gardening alle “installazioni verdi”, esperienze di azione e di progettazione a favore di un verde libero, diffuso e partecipato. Nell’incontro si sono discussi i significati che portano con sé le azioni di rigenerazione del verde dal basso.Cosa significa mettere le mani nella terra per trasformare il proprio ambiente? Quale visione di città e di cittadini promuovono queste iniziative? Come si lega tutto ciò a una riflessione sulla sostenibilità? Come ognuno di noi può partecipare a questa rigenerazione verde? Curatrice dell’incontro la sociologa eco-attivista Valentina Castellini Sono stati con noi: Gelsomino Group, attivisti e verde-appassionati che promuove azioni di guerrilla gardening; il gruppo, come dicono loro ,”fa di notte quello che l’amministrazione dovrebbe fare di giorno”, tra i loro interventi a Soresina, paese dove abitano, la ripiantumazione dei vasi posti davanti le scuole con specie più robuste delle camelie precedentemente piantate dal comune e defunte. L’interessante è che i loro esempi positivi hanno stimolato una associazione locale di agricoltori a provvedere a altri interventi verdi di riqualificazione urbana. IL loro scopo: trovare un rapporto più equilibrato con la natura e fare azioni che “durino” grazie ad una attenta scelta delle piante da usare e dei luoghi dove agire creando un rapporto amichevole con la cittadinanza il duo MarMat promotori dell’abbracciapalo un progetto nato per affrontare il tema del verde e dell’essere cittadino in un modo più attivo e più personalizzato. Mattia di duo MarMat ha condotto un breve workshop dimostrando come realizzare un abbraccia palo partendo da lattine di conserve, fascette di 10 cm usate in idraulica, targhette home made. Il vantaggio dell’abbraccia palo è la facile costruzione e la facile istallazione ai pali urbani senza danneggiare alcunchè. IL duo propone delle incursioni in vari quartieri milanesi, ci si può mettere in contatto tramite il loro blog bloghttp://infomarmat.blogspot.com/ ; Piante volanti, team che promuove un progetto di microinstallazioni urbane che si propone di conquistare nuovi e minuscoli spazi verdi in luoghi impensati. Possono essere privati come le ringhiere o pubblici come i pali nelle strade. I contenitori per le piante sono realizzati con materiale reciclato, ad esempio i tovagliolini delle feste dei bimbi diventano motivi ornamentali. Dopo anni di esperienza hanno selezionato le piante in grado di resistere al clima milanese e alla siccità come alcuni tipi di sedum. Indispensabile nelle incursioni urbane una bicicletta e un assistente, la bicicletta funge da scala e l’assistente serve a tener ferma la bicicletta ed evitare il pronto soccorso http://piantevolanti.blogspot.com/ ; Marco Sessa e Giulia Uva di atelier delle verdure hanno presentato una selezione di lavori attraverso i quali coniugano la scelta di prestare attenzione al coinvolgimento e alla partecipazione dei cittadini al disegno del paesaggio urbano con la sensibilità che richiede l’attività di progettazione. Il loro interesse portare avanti la tenmatica del paesaggio pubblico partecipato. Hanno mostrato un lavoro realizzato in Viale Montello con la partecipazione degli abitanti il quartiere, dei camminamenti in legno rendevano fruibile una area abbandonata facendone patrimonio di biodiversità. http://atelierdelleverdure.it Il collettivo e casa editrice indipendente Nautilus che, dal 1981, promuove la cultura dell’autogestione e dell’autoproduzione, ha portato alcune riflessioni a partire dal libro Avant Gardening, un approfondimento sulle implicazioni politiche delle attività di giardinaggio critico e resistente. Il collettivo ha attivato tre orti comunitari in terreni in stato di abbandono sia pubblici sia privati in Torino, e ce ne ha raccontato la storia. Il loro metodo è individuare le aree “adatte”, ovvero abbandonate, e partire a delineare un orto con pochi materiali di recupero, come pallet per la recinzione-delineazione dell’area, lasciando che l’aggregazione spontanea dei quartieri risolva le necessità che via via si presentano. http://nautilus.ecn.org/Avant%20gardening.html Free drink della serata Per festeggiare il capodanno cinese, l’anno del drago, te al gelsomino, dolcetti di mango e di azulki, e una degustazione gratuita di vino biologico offerto da vini Baruffaldi-Castello di Stefanago,Azienda Biologica, Vitivinicola AgrituristicaOltrepo Pavese www.baruffaldivini.it www.castellodistefanago.iti
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Autori degli archivi: emina
lunedi 12 dicembre 2011
lunedì 14 novembre 2011
27° lunedì sostenibile- network for greener cities
c/o Spazio Pervinca
siamo stati felici di avere con noi
L’artista Francesco Bertelè e l’architetto Emanuele Cavallo che hanno presentato un rifugio su albero a forma di nido, liberamente ispirato alle forme e alle strategie di vita del mondo animale. Un nido di paglia e terra tenuto da una ossatura di rami di salice capace di evocare una profonda risposta emotiva. Uno strumento per riconsiderare il rapporto degli uomini con gli alberi. Tutti i materiali per la costruzione del rifugio sono stati reperiti localmente coinvolgendo gli abitanti. Si tratta di una costruzione a Km0 e di 0 impatto ambientale. L’albero scelto si trova al centro di , la costruzione del nido durata 15 giorni è stata un momento forte di aggregazione sociale che ha rimesso in gioco in maniera positiva le dinamiche politiche e sociali del paese. Per i due artefici è stato questo l’aspetto più ricco e umanamente appagante del progetto. In primavera Francesco e Emanuele costruiranno in terra una” chaise longe fiorita” al PAV di Torino, ne daremo notizia sulle pagine di facebook per chi volesse partecipare alla costruzione http://francescobertele.net/tut/tut.html
L’architetto Emanuele Cavallo ha offerto un sintetico e chiaro approfondimento sulle quattro principali tecniche di costruzioni con la terra. Abbiamo avuto modo di capire le qualità dei diversi tipi di terra e i loro usi, nell’agricoltura e nella costruzione. Sostanzialmente l’argilla adatta alla costruzione si trova a circa mezzo metro di profondità nel suolo. http://www.dallaterra.tk/
Riccardo Azzuffi, studente del triennio di design NABA ha presentato IN BLOOM, “fatti un regalo- coltiva il tuo sapone”, un progetto di sostenibilità ambientale . Si tratta di un kit per la coltivazione di “un sapone ecologico al 100%” . La saponaria, la “pianta sapone” non necessita di molte cure, i suoi fiori sono usati fin dalla antichità per fare un ottimo detergente. Il progetto è un invito a smettere gli inquinanti saponi liquidi nelle confezioni di plastica.
Dopo le presentazioni c’è stato il consueto tempo delle chiacchiere con tisana alla rosa, stevia, frutti di bosco e ginseng preparata da emina e la degustazione gratuita di uno splendido merlot novello biologico offerto da vini Baruffaldi-Castello di Stefanago
Lunedì 17 ottobre 2011
“Gli alberi hanno venti sensi, gli animali, compresi gli umani, cinque”, ispirari dalla del professor Stefano Mancuso, neurobiologo, fondatore del Laboratorio Internazionale di Neurobiologia Vegetale (LINV) si è tenuto il
26° lunedì sostenibile- network for greener cities
c/o Spazio Pervinca
Andrée Bella, filosofa morale e psicologa umanista, ha tenuto una conferenza laboratorio: “Poetica della contemplazione urbana: esperimenti mito-botanici di stupore filosofico a Milano”. Tra racconti mitologici e botanici, psicologia e filosofia antica, poesia e prosa, e con il suggerimento di qualche esercizio autobiografico e/o meditativo, ci ha invitato ad ascoltare il richiamo paziente che gli alberi rivolgono a noi “ gli inquieti, i distratti abitatori del mondo. Dopo il laboratorio esperienziale Andrée Bella ha illustrato le finalità e progetti dell’associazione Eupsichia di cui fa parte. www.eupsichia.it

CO.N.Al.PA , coordinamento nazionale alberi e paesaggio, attraverso l’arbicoltore Lorenzo Marchetti ha presentato il progetto, Adottare gli alberi, l’unico modo per salvarli dalla distruzione. L’iniziativa permette di diventare responsabili e di prendersi cura di un preciso prezioso albero. Co.N.Al.Pa è un progetto culturale ambientale che vuole coinvolgere comuni, enti, associazioni e professionisti nella riscoperta e salvaguardia del paesaggio realizzando in aree degradate parchi e giardini. Sono infatti numerosissimi gli scempi che vengono fatti su alberi grandi e piccoli, soprattutto nei piccoli centri. Adottare un albero, ha spiegato Lorenzo, significa salvaguardarlo dalle motoseghe facili. Si tratta di un impegno a curare nella maniera giusta e a proprie spese l’albero che può nel caso di un albero malato essere gravoso dal punto di vista economico (in alcuni casi nel primo anno anche un migliaio di euro), ma sicuramente di enorme soddisfazione. www.progettoconalpa.org

Sem Pagnoni, arbicoltore, ha illustrato il tree climbing, un metodo sostenibile di lavoro su piante di medio e alto fusto che consente di effettuare numerosi interventi di manutenzione. Il tree climbing si radica in una vera e propria filosofia dell’albero, di cui l’arboricoltore Alex Shoigo è stato uno dei grandi sostenitori. Un suo celebre motto era “touch trees” ad indicare l’importanza del contatto con la pianta per capirne il funzionamento, la fisiologia e le esigenze. Il tree climbing è l’unica metodologia di lavoro che permette di “vivere la pianta” mentre si lavora su di essa e che consente un corretto approccio: dall’interno delle chiome verso l’esterno, al fine di agire dove veramente è necessario con attenzione alla struttura dell’albero. Durante la presentazione abbiamo visto esempi di scellerati tagli sugli alberi, che indeboliscono la pianta per sempre, e esempi di mirati e rispettosi interventi in tree climbing. www.semintree.com
E’ seguito come sempre il momento delle chiacchiere, degli intrecci di interessi e dei free drink: tisana fatta da Emina (rosa-menta-nepeta cataria-stevia-karcade) e vino bio portato da Antonietta e gentilmente offerto dalle Cantine Baruffaldi e Castello di Stefanago, buonissimo!!!!
foto courtesy Giuseppe Piazzolla
Lunedi 24 Maggio 2010
15° Lunedì Sostenibile | |
c/o:
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Spazio Pervinca, viale Stelvio 52, Milano |
OSPITI:
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Stefano Citi, Simone Simonelli, Antonrllo Fusè |
Simona Paleari | |
Simone Ugolini | |
DRINKS | sangria alle fragole, tisana lemon grass e erba mate |
I designers STEFANO CITI e SIMONE SIMONELLI curatori del progetto “fatti per coltivare”, con l’aiuto di ANTONELLO FUSE (di www.resign.it)’, hanno offerto un free workshop per pensare/costruire strumenti adatti al giardinaggio domestico e hanno proiettato alcuni dei contributi di creatività verde internazionale giunti a Lunedi Sostenibili.
cultivate___fertilize_submission , di Eli Lehman, uno dei progetti arrivati
SIMONA PALEARI, fotografa tra arte e reportage, ha offerto poetiche immagini di tetti verdi norvegesi, spiegandoci l’importante funzione coibentante e paesaggistica delle tradizionali coperture erbose.

SIMONE UGOLINI, giardiniere, ci ha indicato quali sono le essenze più adatte per rendere verdi i tetti milanesi. Simone ha preso le distanze dal fenomeno “fashion” dei tetti e pareti verdi, ricordando che soluzioni molto semplici e tradizionali come l’uso dei rampicanti (edera, glicine, clematis, vita canadese, gelsomino dipende dalle esposizioni) è capace di offrire a poco prezzo impatti estetici e ambientali importanti. Ha citato l’esperiemento da lui condotto sul tetto dei box (catramati) del suo condominio che d’estate irraggiano un ulteriore calore nel cortile. La semplice copertura con edera ( che non ha necessitato complicate approvazioni condominiali come è necessario quando si interviene sui tetti) ha permesso un notevole miglioramento estetico del cortile e una diminuzione del calore estivo. In generale le essenze che vengono utilizzate per le coperture a verde per i tetti sono sedum maximum e altre varietą di sedum, perchč resistenti al freddo, alla siccitą e all’inquinamento atmosferico delle cittą. Altre essenze che si possono utilizzare sono varietą diverse di festuca e graminacee di bassa media taglia che si possono autorigenerare, con buona resistenza alla siccitą e bassa manutenzione.